BIO

(eng / fr)

Alessandra Porfidia, nata a Roma, ha studiato all’Accademia di Belle Arti della sua città, nella Scuola di Emilio Greco. Ha scritto la tesi di laurea sull’opera di Henry Moore, da cui ha acquisito la forza vitale della forma e l’importanza del concetto di vuoto.
Espone dal 1980 e dal 2005 lavora con la storica Galleria Edieuropa. Il suo esordio è stato nella Galleria di Carmine Siniscalco, lo Studio S Arte Contemporanea con cui ha realizzato la prima mostra personale nel 1989, nel Complesso monumentale di Montecchio Vesponi (AR), presentata dal critico di fama internazionale, Lorenza Trucchi. Nel 1996 con tre importanti opere del ciclo Teatro del corpo espone alla XII Quadriennale d’Arte Ultime generazioni: in seguito alla partecipazione, alcune sue opere sono state acquisite dal Museo Macro di Roma
Espone costantemente in Italia e all’estero, soprattutto in Egitto, Giappone, Stati Uniti, Uzbekistan, Francia, Germania, Berlino, Monaco, e Tel Aviv. I cataloghi delle sue mostre vantano presentazioni di critici di fama internazionale e le sue opere sono presenti in numerosi spazi pubblici, come il Palazzo di Giustizia di Asti e di Frosinone, la Motorizzazione civile di Roma, la Casa Circondariale di Viterbo, la Facoltà di Lettere e Filosofia di Roma2, ASLRm1 del Santa Maria della Pietà di Roma. Nel 1995 le è riconosciuto il Premio per la Scultura Fiumara-ARGAM; nel 1998 premiata  alla Triennale di Osaka, in Giappone, con il Suntory Prize, con acquisizione museale della sua opera. Nel 2000 vince il Premio Internazionale Arte Metro Roma, realizzando un mosaico per la stazione Numidio Quadrato. Nel 2016 ha vinto il Premio Bozzolo con un dittico acquisito dalla collezione della Pinacoteca della Città. Nel 2022 il Progetto dell’’opera di Scultura in acciaio On Vacuum-Spazio intorno al Vuoto è vincitrice del PAC Piano per l’Arte Contemporanea 2020 del Ministero della Cultura.
La ricerca artistica è sempre più incentrata sul tema della Scultura ambientale in relazione alla natura e all’architettura, all’Habitat, alle questioni di sostenibilità.
Oltre all’attività di ricerca artistica personale, è molto significativa l’attività didattica avviata fin dal 1985.
Ha insegnato, tra le altre sedi, nelle Accademie di Belle Arti di: Milano, Firenze, Carrara, Sassari, Macerata, prima di ricevere la cattedra nel 2017 dell’Accademia di Belle Arti di Roma, dove oggi insegna per il Corso di Triennio e il corso specialistico in Scultura Arte Pubblica e Ambientale, e dove anche Dirige la Scuola di Scultura e ha la delega del Programma Europeo di ricerca Horizon Differences 2020.
A Brera è stata la prima scultrice italiana ad avere la titolarità della cattedra di Scultura; mentre all’Accademia di Belle Arti di Firenze è stata anche Responsabile Erasmus e delle Relazioni internazionali, dando vita a numerosi Progetti internazionali come il Progetto Mediterraneo, coordinando molti progetti educativi con altre Facoltà artistiche, UPV in Spagna a Bilbao e T.EI. in Grecia ad Atene e Tinos.
Ancora oggi fortemente impegnata in diverse iniziative internazionali, è attiva con numerosi workshop, convegni e collaborazioni con artisti e studiosi di Università nazionali ed internazionali.
Dal 1998 è membro dell’ISC, International Sculpture Center e da oltre dieci anni è in contatto con diverse organizzazioni Internazionali come: l’organizzazione Sculpture Network, NMWA.org (National Museum of Women in the Arts Foundation), Society for Artistic Research.
Alcuni suoi scritti sono stati pubblicati in collane scientifiche di arte, estetica, psicanalisi e in occasione di convegni.
La sua opera Forma Lirica è stata oggetto di studio in una tesi di laurea presso l’Università di Roma 2, Facoltà di Filosofia.