TERRITORI DEL SENTIRE

ALESSANDRA PORFIDIA SCULTURE
15 aprile – 10 maggio 2023 / Giardini delle Serre di Villa Reale / Reggia di Monza

MOSTRA DIFFUSA
Arc Gallery Inaugurazione Mostra Collettiva – Sabato 15 aprile ore 18,00 – Spalto Piodo 10 Monza
Giardini La Meridiana Inaugurazione Sculture di Alessandra Porfidia – Venerdì 14 aprile ore 16,00 – Viale Brianza 38 Monza
Caprotti Luce Tagli di Luce di Alessandra Porfidia – Via Carlo Alberto 50 Monza

 

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I prestigiosi Giardini delle Serre di Villa Reale a Monza accolgono una serie di opere inedite di Alessandra Porfidia, artista e Professoressa Responsabile della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

«Non appena mi è stata offerta l’opportunità di una mostra da realizzare ai Giardini delle Serre della Villa Reale ho sentito subito l’urgenza di entrare in sintonia con la grande bellezza e l’armonia straordinaria di un luogo costruito con sapienza da chi ha voluto farsi interprete della voce della natura», confessa Alessandra Porfidia. 
I Giardini sono infatti uno spazio vitale e naturale in dialogo sapiente con la storia, la cultura e la memoria: un habitat nel quale pulsa il verde e insieme un luogo di conoscenza, che si apre alla relazione uomo-natura-artificio, creando uno spazio di grande suggestione ed emozione.

«Il mio primo pensiero è stato come trovare la giusta armonia tra il mio lavoro e il contesto dei Giardini. Ho subito avvertito il dovere di rispettare l’equilibrio tra arte e natura, pur interpretandolo secondo la mia sensibilità. Senza timidezza, ma evitando qualsiasi arroganza. Spero che il percorso della mostra dia conto del tentativo di dialogare con l’ambiente nel suo pieno rispetto. Ho quindi immaginato l’itinerario come una passeggiata, un percorso scandito da incontri che accompagnino il visitatore e facilitino una riflessione sull’oggi e sul sentire».

Nel percorso, il visitatore avrà modo di apprezzare innanzitutto il vuoto, protagonista costante del lavoro di Porfidia, un vuoto che tende a includere il flusso vivo dell’energia della natura. Vuoto che diviene così sensibile, catturato da volumi che si aprono, passo dopo passo. Le nuove forme proposte in occasione dell’esibizione di Monza nascono proprio per svelare insieme lo spazio materico, concreto, pulsante dell’energia della natura quando si coniuga con la complessità del nostro sguardo, a volte accudente, perché fatto di memoria e immaginazione, e altre volte distratto e superficiale. Le nuove opere sono dunque un prodotto di un’immaginazione tesa a rinnovare e a suggerire altri sguardi, promuovendo una relazione aperta e sensibile tra fruitore e spazio espositivo. Un’occasione per aprirsi al desiderio, autentico motore e ricchezza umana. 

D’altro canto, dichiara Alessandra, «l’intento ultimo della mia ricerca artistica consiste in un’interpretazione del reale, inteso come sguardo consapevole: rivolto sia al confronto con le questioni più importanti, sia vigile e aperto a trasformare e arricchire il nostro modo di partecipare alla vita nel mondo, rinnovando l’importanza delle relazioni, sia con l’ambiente naturale che umano. L’arte non è che l’occasione per restare in contatto con il reale del mondo grazie alla nostra sensibilità, alla dimensione interiore che ci permette di creare un ponte tra il visibile e l’invisibile generando trasformazione». Arte come segno per restare vitali e vigili di fronte alla realtà, riconnettendo ognuno con la propria profonda dimensione del “sentire”. Per cui obiettivo del progetto artistico diviene promuovere in ciascuno le possibilità di sollecitare nuove esperienze e nuove relazioni, sviluppando armonia e benessere sia collettivo che individuale. 

La mostra è costituita da due nuclei fondamentali di opere, distinti cromaticamente così da esprimere per quanto possibile il tema dell’alterità, uno sguardo sul mondo che passi attraverso lo sguardo dell’altro. Il primo nucleo interpreta l’organico e la tensione umana e viene sviluppato in tre opere inedite dalle forme bianche, aperte. Il secondo esplora il concetto dell’interno -esterno come un “hortus conclusus”. Forme nere-Ombre, dentro una geometria rigorosa, nel cui nucleo la rottura è affidata alla scultura “Flusso-struttura-ambiente“, un’opera anch’essa inedita, che vuol creare un fulcro di tensione fisica e temporale ,diventando centro dinamico e aperto . Questo nucleo si compone di una serie denominata “strutture”.

Sullo sfondo del percorso della mostra, il tema dell’“immaginazione sostenibile”, intesa come una risposta all’uso consumistico delle immagini e all’ omologazione comportata dalla comunicazione pervasiva; una reazione all’anestesia del sentire, così come all’indifferenza per la natura, secondo un modello sociale che privilegia la centralità assoluta dei bisogni individuali. La sensibilità e l’attenzione sostenibile alla quale Porfidia si richiama intendono promuovere sempre nuove riflessioni per  sviluppare possibili alternative, nel rispetto e nell’armonia tra artificio e natura e tra uomo e uomo, in una prospettiva di pace e di rispetto. Questa riflessione si articola specificamente proponendo un nuovo gruppo di opere composte con materiali di recupero che di affianca ai materiali più di avanguardia. 

Le opere, realizzate in materiali contemporanei, sfidano la relazione con il progresso tecnologico e il concept di materiale innovativo (come è il composito di alluminio Alucoil  Larcore, utilizzato per la realizzazione delle nuove sculture bianche di grande dimensione ), sempre nella logica “artificio e natura”. Sostenibilità e responsabilità applicate alla ricerca artistica significano anche far riferimento a materiali espressione dello sviluppo di una ricerca responsabile, coniugati a materie di recupero industriale e insieme a materiali naturali. Tutti elementi essenziali per dare corpo alle opere in una visione poetica libera. 
Una prassi artistica così concepita insiste sul concetto di sostenibilità così come sull’immaginazione, secondo un modello di sviluppo sociale, economico e ambientale più etico e più libero. In questo processo l’arte può avvalersi anche di collaborazioni industriali capaci di integrare la ricerca poetica con i processi più avanzati delle aziende. Incontri che possono generare prospettive diverse e nuovi punti di vista del lavoro artistico. Grazie alla volontà di Thuja Lab A.P.S e al supporto dell’Associazione Meridiana l’occasione della mostra di Sculture “ Territori del sentire”,  ha  creato un legame intorno al progetto di Alessandra Porfidia con Rossella Nigro Imprenditrice  dell’azienda di famiglia di Carpenteria metallica,  “Cini Solution”( di Limbiate), Assessore  al Commercio, Artigianato, Attività Produttive e SUAP, Presidente del Movimento Donne Impresa per Confartigianato Milano, Monza Brianza. Infatti l’artista ha potuto realizzare le sue opere inedite presso la C.I.N.I Solution aprendo un canale di collaborazione e scambio di grande importanza  sia  sul piano concreto che per il significato simbolico che assume. 

Il benessere del vivere è un obiettivo che ispira anche la sua azienda che produce ed esporta in tutto il mondo grazie al contesto di lavoro armonico e integrato che sostiene in una rete di servizi estremamente produttivi condivisi e connessi con altre imprese. Arte e Impresa dunque qui si accompagnano  in una visione concreta del lavoro esprimendo  nuovi modelli propositivi di fruizione della bellezza estetica al servizio della comunità e del vivere. 

La mostra ha il patrocinio del Comune di Monza, della Regione Lombardia e della Provincia di Monza e della Brianza della Reggia di Monza. Promossa da Thuja Lab APS e dall’Associazione Meridiana è stata realizzata grazie all’assistenza tecnica della CINI Solution. La presentazione critica è a cura della Professoressa Fiorella Bassan. 

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INFO
Mostra: TERRITORI del SENTIRE ALESSANDRA PORFIDIA SCULTURE
Artista: Alessandra Maria Porfidia
Presentazione critica: Fiorella Bassan
Sede: Reggia di Monza, Giardini delle Serre di Villa Reale
Vernissage: sabato 15 aprile, ore 11.30 (Ingresso libero)
Durata: 15 aprile – 10 maggio 2023
https://www.alessandraporfidia.it/territori-del-sentire/